Indice dei contenuti
L’Osmanto è una pianta da giardino ornamentale che regala grandi soddisfazioni a chi decide di coltivarla.
Conosciuta anche come “albero di Giuda” o “lilac chinese“, l’Osmanto è perfetta per abbellire balconi e giardini con la sua elegante fioritura e il piacevole profumo. In questo articolo parleremo di tutto quello che c’è da sapere su questa pianta così particolare, dalle sue origini alle cure necessarie per farla crescere rigogliosa.
L’Osmanto è originario dell’Asia, in particolare della Cina, ed il suo nome deriva dal greco “osme“, che significa profumo. Infatti questa pianta è nota per il suo intenso profumo che ricorda quello del gelsomino. Fu importato in Europa e Nord America a partire dal XVIII secolo come pianta ornamentale.
Oggi è coltivato in tutto il mondo, soprattutto lungo la fascia temperata.
Origini dell’Osmanto
L’Osmanto ha origini antichissime, si ritiene che i primi esemplari di questa pianta ornamentale siano comparsi in Cina già 3000 anni fa. Da lì si diffuse in altre zone dell’Asia orientale per poi arrivare in Occidente solamente nel XVIII secolo, quando alcuni esemplari furono importati dai botanici europei di ritorno dall’Oriente.
In Europa la pianta di Osmanto ha trovato condizioni climatiche ideali che ne hanno permesso una rapida diffusione come specie ornamentale, inizialmente nei giardini botanici e successivamente anche nei parchi e giardini privati. Oggi l’Osmanto è presente in tutte le aree temperate del mondo.
Tra i paesi in cui l’Osmanto è maggiormente diffuso e coltivato ricordiamo: Cina, Giappone, Corea, Europa (in particolare Francia, Italia, Spagna e Regno Unito), Stati Uniti, Canada, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.
Caratteristiche della pianta di Osmanto
L’Osmanto è un arbusto che può raggiungere i 3-5 metri di altezza. Si caratterizza per:
- Foglie: caduche, ovali o ellittiche, di colore verde brillante nella pagina superiore e più chiaro in quella inferiore.
- Fiori: riuniti in pannocchie erette, compaiono in primavera ed hanno sfumature che vanno dal viola al lilla o al bianco. Sono molto profumati.
- Frutti: bacche di colore blu scuro a maturazione.
- Corteccia: liscia e grigiastra negli esemplari giovani, diventa con gli anni più scura e rugosa.
- Radici: fittonanti.
- Rami: snelli, leggermente pendenti.
L’Osmanto è una pianta decisamente ornamentale che viene coltivata soprattutto per la bellezza dei suoi fiori primaverili e per il piacevole profumo che emanano. È adatta sia per giardini che per balconi e terrazzi.
Varietà di Osmanto
Tra le principali varietà di Osmanto ricordiamo:
- Osmanto Fragrans: fiori lilla intensamente profumati.
- Osmanto Lanceolatus: foglie lanceolate, fioritura abbondante di colore viola.
- Osmanto Purpureus: varietà dai fiori porpora scuro.
- Osmanto Kewensis: ibrido dai fiori rosa.
Coltivazione dell’Osmanto
Con pochi e semplici accorgimenti è possibile ottenere una rigogliosa pianta di Osmanto che darà grandi soddisfazioni con la sua abbondante e profumata fioritura primaverile.
Ecco alcuni consigli pratici per coltivare al meglio la pianta di Osmanto in giardino:
- Esposizione: l’Osmanto predilige una posizione a mezzo sole, evitare il pieno sole cocente dell’estate. Va protetto dai venti freddi invernali.
- Terreno: necessita di un terreno fertile, ben drenato, con pH neutro. È indifferente alla natura chimica del terreno.
- Impianto: mettere a dimora le piantine in autunno o primavera. Scavare una buca ampia e profonda, mischiare del terriccio universale con la terra di scavo. Distanziare le piante di almeno 2 metri.
- Irrigazione: annaffiare abbondantemente in primavera e estate quando il terreno è asciutto, sospendere le innaffiature in inverno.
- Concimazione: in primavera distribuire concime granulare o a lenta cessione per piante fiorite.
- Potatura: potare dopo la fioritura, accorciando i rami che hanno fiorito per stimolare nuove ramificazioni.
- Cure: eliminare con frequenza erbacce, rametti secchi e fiori appassiti. Proteggere dal gelo invernale con un telo non tessuto.
- Parassiti: controllare la presenza di afidi o cocciniglie, trattare tempestivamente con prodotti specifici.
- Moltiplicazione: in primavera per talea legnosa o per propaggine.
Come annaffiare la pianta di Osmanto
L’Osmanto non necessita di grandi quantità d’acqua. Basta annaffiarlo regolarmente evitando i ristagni idrici. Vediamo alcuni consigli pratici per l’annaffiatura:
- Durante la primavera e l’estate, quando la pianta è nel pieno del suo sviluppo, è consigliabile annaffiare l’Osmanto 2-3 volte a settimana. Basteranno circa 2-3 litri d’acqua per ogni pianta adulta.
- Ridurre le annaffiature in autunno e inverno, intervenendo solo quando il terreno è asciutto. In questa stagione bastano annaffiature ogni 10-15 giorni.
- Prediligere sempre annaffiature abbondanti ma non frequenti, per stimolare le radici ad espandersi in profondità.
- Evitare i ristagni idrici che possono far marcire le radici. Verificare che il terreno si asciughi tra un’annaffiatura e la successiva.
- Somministrare concime liquido per piante fiorite ogni 15 giorni durante la fioritura.
Quanto può durare il Osmanto?
L’Osmanto è una pianta relativamente longeva se coltivata nelle condizioni climatiche e ambientali ideali.
Generalmente la sua durata media è compresa tra i 20 e i 30 anni. Tuttavia, se ben curata, può vivere anche 40-50 anni.
La longevità dell’Osmanto dipende da diversi fattori:
- Varietà: alcune varietà hanno una durata di vita maggiore rispetto ad altre.
- Posizione: esemplari coltivati in piena terra durano di più rispetto a quelli in vaso.
- Cure colturali: una corretta potatura, concimazione ed irrigazione favoriscono la longevità.
- Clima: l’Osmanto predilige climi temperati, resiste bene al freddo ma mal tollera estati troppo afose.
- Terreno: deve essere leggero, ben drenato, fertile e con pH neutro.
- Malattie: va protetto da parassiti e patogeni che possono comprometterne lo stato vegetativo.
In generale l’Osmanto è una pianta dalla discreta longevità che può allietarci per diversi decenni con la sua elegante fioritura se sapremo prendercene cura nel modo corretto.
Quali sono le principali malattie della pianta di Osmanto e come si trattano?
L’Osmanto può essere colpito da alcune malattie parassitarie che è bene conoscere per intervenire prontamente.
Le principali sono:
- Cancro bacteriano: causato dal batterio Pseudomonas syringae pv osmanthi. Si manifesta con lesioni scure sui rami e disseccamenti della corteccia. Si previene con la disinfezione degli attrezzi da taglio e si cura con prodotti rameici.
- Mal bianco: funghi come l’Oidio provocano una polverulenta patina biancastra su foglie e germogli. Si cura con fungicidi a base di zolfo.
- Marciume radicale: causato da funghi del terreno come Armillaria, Rhizoctonia e Phytophthora. Colpisce l’apparato radicale. Si previene con buon drenaggio del terreno.
- Cocciniglia: parassiti come la Pseudaulacaspis pentagona che aggrediscono i rami. Si combattono con olio bianco e insetticidi specifici.
- Afidi: suggono la linfa dalle foglie che si accartocciano. Si eliminano con insetticidi o con prodotti a base di piretro.
In generale, per prevenire queste malattie è bene: disinfettare gli attrezzi da giardinaggio, assicurare buona circolazione d’aria, concimare in modo equilibrato ed evitare ristagni idrici. Intervenire tempestivamente in caso di attacchi.