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La Gaura è una pianta erbacea perenne originaria del Nord America, molto apprezzata per i suoi fiori eleganti e vistosi che sbocciano in estate. Questa pianta dai fiori bellissimi è perfetta per decorare balconi, terrazzi e giardini con la sua fioritura prolungata.
In questo articolo parleremo nel dettaglio di tutto ciò che c’è da sapere sulla coltivazione della pianta di Gaura: dalle sue origini alle caratteristiche, da come coltivarla correttamente a come annaffiarla nel modo giusto. Scoprirai anche quanto può durare la Gaura e quali sono le principali malattie che possono colpirla.
Buona lettura!
Origini della pianta di Gaura
La pianta di Gaura, il cui nome botanico è Gaura lindheimeri, è originaria del Messico settentrionale e del sud degli Stati Uniti, in particolare Texas, Louisiana e Arkansas. Fu importata per la prima volta in Europa nel 1835 dal botanico tedesco Karl Heinrich Emil Lindheimer.
Il nome Gaura deriva dal greco “gaureus” che significa “superbo, splendente”. Questa denominazione si riferisce alla bellezza e all’eleganza dei suoi fiori.
Caratteristiche della pianta di Gaura
La Gaura è una pianta erbacea perenne che può raggiungere un’altezza compresa tra 60 e 120 cm. Ha un portamento cespuglioso, con fusti eretti e ramosi.
Le foglie sono lanceolate, di colore verde chiaro e i fiori, di colore bianco o rosa, sono riuniti in eleganti pannocchie terminali. La fioritura è molto prolungata, da giugno a settembre.
È una pianta rustica, molto resistente al caldo, alla siccità e alle alte temperature. Non ha particolari esigenze di terreno, predilige posizioni soleggiate.
La moltiplicazione avviene per divisione dei cespi o per seme.
Come coltivare la pianta di Gaura
Per coltivare con successo la pianta di Gaura è consigliabile:
- Scegliere una posizione soleggiata e riparata dal vento
- Il terreno deve essere ben drenato, fertility e privo di ristagni idrici
- Si adatta a tutti i tipi di terreno, anche sabbioso, l’importante è che non sia troppo argilloso
- Mantenere il terreno costantemente umido, evitando i ristagni
- Concimare ogni due settimane nel periodo di fioritura con concime liquido bilanciato
- Rinvasare ogni 2-3 anni in primavera, utilizzando vasi di medie dimensioni
- Potare le vecchie fioriture e accorciare i rami vigorosi per stimolare una nuova fioritura
- Togliere le foglie secche e ingiallite
Come annaffiare la pianta di Gaura
Per quanto riguarda l’innaffiatura della Gaura, è consigliabile annaffiare regolarmente evitando i ristagni idrici e mantenere il terreno costantemente umido ma non eccessivamente bagnato.
La frequenza delle annaffiature dipende dalla stagione: in estate annaffiare ogni 2-3 giorni, in inverno basta una volta a settimana.
Usare acqua a temperatura ambiente, evitando l’acqua eccessivamente calcarea.
In caso di terreno troppo umido, si può valutare di sospendere temporaneamente le annaffiature. Di contro, vaporizzare acqua sul fogliame nelle giornate più calde, la Gaura gradisce un buon tasso di umidità.
Quanto può durare la Gaura?
La pianta di Gaura è una perenne che tende a durare a lungo, anche diversi anni, se coltivata nelle condizioni ideali.
Generalmente questa pianta ha un ciclo di vita di 3-5 anni. Molto dipende dal clima e dalle cure colturali a cui viene sottoposta.
In climi freddi, dove le temperature scendono sotto lo zero, è consigliabile coltivare la Gaura come annuale.
Per favorire una maggiore longevità della pianta è bene:
- Scegliere una posizione riparata dal freddo intenso
- Rinvasare regolarmente la pianta per rinnovare il terreno
- Concimare nel periodo di fioritura
- Potare la pianta per stimolare nuovi germogli
- Rimuovere prontamente foglie e fiori secchi
Quali sono le principali malattie della pianta di Gaura e come si trattano?
Le principali malattie che possono colpire la pianta di Gaura sono:
- Marciume radicale: causato da ristagni idrici, si manifesta con appassimento delle foglie. Si previene garantendo un buon drenaggio del terreno.
- Muffa grigia: causata dal fungo Botrytis cinerea, si manifesta con macchie grigie sul fogliame. Si previene arricciando la pianta e disinfettando il terreno con fungicidi.
- Ruggine: causata dal fungo Puccinia gaurae, provoca pustole arancioni sulla pagina inferiore delle foglie. Si combatte con fungicidi specifici.
- Cocciniglia: parassita che si nutre della linfa della pianta, causando deperimento. Si elimina manualmente o con insetticidi adeguati.
- Ragnetto rosso: causa foglie ingiallite e opache. Si combatte vaporizzando sulle foglie olio bianco o sapone di potassio.
Per prevenire queste malattie è bene coltivare la pianta nelle condizioni ambientali adatte, evitando eccessi di umidità, annaffiando correttamente e concimando nel modo adeguato. Alla prima comparsa di sintomi intervenire prontamente con i prodotti più adatti per debellare il problema.