Sedum sieboldii, o Erba Teresina: coltivazione e cura

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L’Erba Teresina, conosciuta anche con il nome scientifico di Sedum sieboldii, è una pianta grassa originaria del Giappone che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più anche in Europa e in Italia. Con le sue foglie carnose disposte a forma di rosetta e i suoi fiori stellati, l’Erba Teresina è una pianta ornamentale perfetta per decorare balconi e giardini con un tocco di colore.

In questo articolo parleremo nel dettaglio di tutte le caratteristiche di questa pianta: dalle sue origini alle cure di cui necessita, per permettere anche ai meno esperti di prendersene cura senza problemi.

Origini dell’Erba Teresina

L’Erba Teresina è una pianta perenne originaria del Giappone e della Cina. Il suo nome botanico (Sedum Sieboldii) deriva dal famoso medico e botanico tedesco Philipp Franz von Siebold, che per primo la classificò dopo averla osservata in Giappone nel XIX secolo.

In realtà questa pianta era già conosciuta e coltivata in Asia Orientale da secoli, dove era apprezzata per le sue qualità ornamentali. Solo in tempi relativamente recenti, a partire dalla seconda metà del 1900, l’Erba Teresina è stata introdotta come pianta da giardino anche in Europa e Nord America.

Caratteristiche della pianta di Erba Teresina

L’Erba Teresina è una pianta perenne succulenta, quindi con foglie carnose che le permettono di trattenere l’acqua.

Ecco le sue principali caratteristiche:

  • Forma delle foglie: disposte a forma di rosetta arricciata con colorazione variegata tra il verde e il porpora.
  • Fioritura: in estate, con fiori stellati riuniti in infiorescenze corimbose di colore rosa o bianco.
  • Altezza: circa 10-15 cm.
  • Particolarità: teme il gelo ma resiste bene alla siccità.

Altre caratteristiche importanti sono:

  • Facilità di coltivazione: è una pianta rustica che non necessita di particolari cure.
  • Moltiplicazione: avviene per talea o per divisione dei cespi.
  • Esposizione: predilige il sole diretto o la mezz’ombra.
  • Terreno: necessita di terriccio ben drenato, teme i ristagni idrici.

Come coltivare la pianta di Erba Teresina

Per coltivare con successo la pianta di Erba Teresina è necessario rispettare alcune semplici accortezze:

  • Esposizione: va sistemata in un luogo molto luminoso, meglio se a pieno sole. Teme l’ombra.
  • Terreno: necessita di un terriccio ben drenante, quindi mischiato con sabbia o ghiaia. Va evitato il ristagno idrico.
  • Annaffiature: in estate va annaffiata circa una volta a settimana, mentre in inverno è sufficiente l’acqua piovana. Le annaffiature devono essere moderate.
  • Concimazione: va effettuata nel periodo vegetativo da marzo a settembre con concime liquido diluito ogni 15 giorni.
  • Rinvaso: si effettua solo quando necessario, in genere ogni 2-3 anni, usando vasi con buchi sul fondo.
  • Moltiplicazione: in primavera per talea o per divisione dei cespi.

Come annaffiare la pianta di Erba Teresina

L’Erba Teresina è una pianta grassa e non necessita di abbondanti annaffiature, anzi un eccesso di acqua può far marcire le radici. Se vuoi annaffiare correttamente questa piante, segui questi consigli:

  • Frequenza: innaffiare circa una volta a settimana in estate, mentre in inverno è sufficiente l’acqua piovana.
  • Quantità d’acqua: annaffiare in modo moderato, bagnando il terreno senza eccedere. L’acqua in eccesso va eliminata dal sottovaso.
  • Modalità: immergere il vaso in una bacinella d’acqua per 15-30 minuti in modo che assorba l’acqua dai fori sul fondo. Non bagnare le foglie.
  • Terreno: controllare che asciughi bene tra un’annaffiatura e l’altra, il ristagno idrico è dannoso.
  • Periodo: innaffiare regolarmente da marzo a settembre. In inverno sospendere le annaffiature.
  • Consiglio: per capire quando annaffiare, controllare con un dito che il terriccio sia asciutto sotto la superficie.

Quanto può durare la Erba Teresina?

L’Erba Teresina è una pianta perenne che, se coltivata nelle condizioni ideali, può durare anche molti anni, dai 5 ai 10 anni. Se vuoi far durare a lungo la tua pianta di Erba Teresina, puoi seguire questi consigli:

  • Esposizione corretta in pieno sole o mezz’ombra, mai a luglio ombra completa.
  • Terreno ben drenato per evitare ristagni idrici dannosi per le radici.
  • Annaffiature moderate, solo quando il terreno è asciutto.
  • Concimazione nel periodo di fioritura per mantenere le foglie sane.
  • Rinvaso ogni 2-3 anni per sostituire il terriccio esausto con terriccio fresco e nutriente.
  • Difesa dal gelo, temperature molto rigide possono far morire la pianta.
  • Potatura delle foglie secche e dei fiori appassiti per mantenere la pianta pulita.
  • Controllo di afidi e parassiti, da trattare tempestivamente.

Seguendo queste indicazioni la tua pianta di Erba Teresina potrà durare tranquillamente diversi anni, regalandovi il piacere della sua bellezza e dei suoi colori.

Quali sono le principali malattie della pianta di Erba Teresina e come si trattano?

Come tutte le piante, anche l’Erba Teresina può incontrare alcuni problemi nell’arco della sua vita. Fra le principali malattie della Sedum sieboldii troviamo:

  • Marciume delle radici: causato da eccesso di irrigazioni e ristagno idrico. Si previene garantendo un buon drenaggio al terreno.
  • Muffa grigia: si manifesta con una patina grigiastra sulle foglie. Si può trattare con fungicidi a base di rame.
  • Cocciniglia: parassita che si presenta come puntini bianchi sulle foglie. Si elimina con olio bianco spray.
  • Afidi: si combattono con insetticidi specifici come piretro o olio di neem.
  • Ragnetto rosso: provoca foglie ingiallite e opache. Si tratta con acaricidi come l’abamectina.
  • Fumaggine: patina nera su foglie e fusti dovuta ad afidi o cocciniglie. Si cura eliminando i parassiti.

Controllare spesso la pianta e intervenire rapidamente in caso di infestazioni è fondamentale per mantenere l’Erba Teresina in salute.

Redazione